La nostra proposta si basa sulla volontà di riqualificare un brano del centro abitato ridefinendo uno spazio pubblico di aggregazione che mediante l’inserimento di alcune funzioni di qualità ristabilisca un rapporto di centralità nella trama urbana.
L’ubicazione dell’area e i suoi confini pongono delle problematiche che scaturiscono dal rapporto di vicinanza, di contatto, con uno snodo di traffico veicolare punto di incontro delle due arterie di traffico principali lungo le quali si articola l’assetto urbanistico dell’agglomerato. Questo ci ha imposto una scelta appropriata al fine di preservare lo spazio pubblico pedonale, di transito e sosta, attraverso una sintesi progettuale che contempla un luogo protetto.
E evidente che in questo luogo pubblico convivano dal punto di vista funzionale alcuni spazi che per loro specifica destinazione possono essere utilizzati occupando fasce temporali differenti e simultanee, legate sia al ciclo quotidiano (servizi-postali e medici, la piazza, il giardino e i giochi, ) che agli eventi più sporadici (come i momenti di festa e le manifestazioni culturali) e che quindi attraverso la fruizione costante del luogo, gli conferiscono una valenza di “centro città”.
L’andamento del piano naturale, dedotto dall’interpolazione lineare di alcune quote altimetriche ha consentito di verificare un certo dislivello esistente lungo viale dei Benedettini a scendere verso la rotatoria, tale da poter essere utilizzato all’interno dell’area di progetto dando origine a tre piani di giacitura. Gli spazi servizi ubicati al livello inferiore, la piazza e il giardino ludico poste su un piano più elevato e protette dal traffico veicolare, la copertura giardino-pensile proietta la piazza verso l’orizzonte creando un legame visivo con il paesaggio circostante.
La gradonata svolge una doppia funzione, collega il piano piazza con il giardino pensile e all’occasione diventa seduta che orienta i fruitori verso l’interno della piazza, che può essere utilizzata come anfiteatro per spettacoli e intrattenimento.
Un altro aspetto essenziale e determinante che questo progetto ha voluto trattare dal punto di vista architettonico-urbanistico è la creazione di un’architettura di qualità estetica visibile nel suo contesto dal quadro prospettico principale. L’area di progetto infatti è posta come lembo estremo di una schiera di edifici che termina affacciandosi verso Nord-Ovest ed è visibile frontalmente percorrendo viale dei Benedettini nella direzione opposta. Perciò abbiamo scelto di reinterpretare un fronte cieco creando una quinta scenica verso il quadro prospettico principale. Essa nasconde nel suo interno uno spazio per esposizioni culturali, un percorso museale che dall’interno osserva il paesaggio attraverso le bucature incastonate, ma un’architettura da osservare come una scultura. Uno sfondo che polarizza e ordina lo spazio piazza qualificando il suo inserimento paesaggistico, attraverso la reinterpretazione del rivestimento in trachite che le conferisce un carattere evocativo.
Il materiale trachite diventa comunicazione, reinterpretazione compositiva che separa, racchiude e protegge ma lascia vedere attraverso. Filtra mediando fra interno ed esterno e si esalta esprimendo il suo valore ornamentale.
TIPOLOGIA INTERVENTO
Riqualificazione architettonico-urbanistica
LUOGO
Tergu (SS)
PRESTAZIONE
Concorso di progettazione
DATA
2013
GRUPPO DI LAVORO
Arch. Alessandro Cossu
Arch. Gian Mario Asara
Ing. Lucia Pasella